05 Marzo 2024
Videoworks: Sadie Benning. Proiezione dei Volumi 1 e 2
Proiezione seguita da una conversazione tra Nuova Orfeo e i curatori in residenza della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino.
Cinema Rouge et Noir
18:00
Sadie Benning ha iniziato a realizzare video sperimentali all'età di 15 anni, dopo aver ricevuto come regalo di Natale dal padre, il cineasta James Benning, una videocamera giocattolo Fisher-Price PXL 2000. Benning è diventat* rapidamente un* pionier* del genere sperimentale, riconoscendone la stranezza e il potenziale psicodrammatico. Realizzati per lo più nella privacy della camera da letto dell'artista, i video offrono una finestra sul mondo adolescenziale di Benning, narrando la scoperta della sessualità e la difficile esperienza di crescere come lesbica in una società violenta, ostile e oppressiva. Utilizzando testi scarabocchiati e scritti a mano tratti da diari, per registrare pensieri, sentimenti e immagini, i lavori video di Benning rivelano i desideri e le complessità di un'identità in sviluppo, in un bianco e nero granuloso e pixelato. Giocosamente seducenti e dolorosamente onesti, la telecamera fluttuante e ravvicinata di Benning funge da testimone delle sue rivelazioni intime e agisce come complice nel definire la loro forma evocativa e sperimentale. Il lavoro di Benning si mostra metà innocente e metà adulto - con tutta l'onestà, l'umorismo e la disperazione di una persona che sta appena entrando nella consapevolezza di sé, intrappolata e inquieta.
Evento in collaborazione con e col supporto di Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino.
Sadie Benning Videoworks: Volume 1
Un Nuovo Anno (1989)
In versione "diario adolescenziale", Benning colloca i propri sentimenti di confusione e depressione accanto a racconti macabri tratti dai titoli dei tabloid e eventi brutali nel suo quartiere. La difficoltà di trovare una propria identità positiva in un mondo pieno di violenza è messa in luce in modo netto dalla voce giovanile ma già disperata di Benning.
Vivere Dentro (1989)
Quando aveva 16 anni, Benning ha smesso di andare a scuola per tre settimane,chiudendosi in casa con telecamera, il set TV e un mucchio di bucato sporco. Questo nastro riflette la psiche di Benning durante quel periodo. Con l'immagine che si interrompe tra un'edizione e l'altra, la qualità grezza di questo nastro precoce cattura il senso di isolamento e tristezza di Benning, il suo ritiro dal mondo. Di conseguenza, Vivere Dentro è la confessione di un eterno emarginato.
Io e Rubyfruit (1990)
Basato su un romanzo di Rita Mae Brown, Io e Rubyfruit narra l'incantesimo dell'amore lesbico adolescenziale su uno sfondo di immagini pornografiche e annunci di sesso telefonico. Benning ritrae l'innocenza del romanticismo femminile e la prospettiva tabù del matrimonio tra donne.
Se Ogni Ragazza Avesse Un Diario (1990)
Puntando la telecamera pixelvision su se stess* e sulla sua stanza, Benning cerca un senso di identità e rispetto come donna e come lesbica. Agendo alternativamente come confessore e accusatore, la telecamera cattura la rabbia e la frustrazione di Benning nel sentirsi intrappolat* dai pregiudizi sociali.
Gioie (1990)
Benning offre una cronologia dei suoi colpi di fulmine e baci, tracciando lo sviluppo della sua sessualità. Rivolgendosi alla telecamera con un'aria di seduzione e romanticismo, lo spettatore comprende l'ansia e il piacere nel realizzare la propria identità lesbica.
Sadie Benning Videoworks: Volume 2
Un Posto Chiamato Lovely (1991)
"Nicky ha sette anni. I suoi genitori sono più vecchi e più cattivi." Un Posto Chiamato Lovely fa riferimento ai tipi di violenza che gli individui incontrano nella vita. Dalle vere e proprie aggressioni, incidenti e omicidi, alla violenza più insidiosa delle bugie, aspettative sociali e fede tradita. Benning raccoglie immagini di questa violenza socialmente diffusa da una varietà di fonti, tracciando eventi sin dall'infanzia: film, tabloid, giochi per bambini (come il mumbledy-peg), esperienze personali e di altri. In tutto ciò, Benning usa piccoli giocattoli come oggetti di scena, maneggiandoli e controllandoli nel modo in cui noi, a nostra volta, siamo controllati da forze violente più grandi.
Non Era Amore (1992)
Benning illustra un incontro pieno di desiderio con una "cattiva ragazza", attraverso il posizionamento di genere e l'interazione di generi degli stereotipi di Hollywood: posando per la telecamera come il ribelle, la bionda platino, il gangster, il crooner degli anni '50 e la vamp dagli occhi semi-chiusi. Pose con sigaretta, balli lenti romantici e riprese veloci di strade heavy metal spingono lo spettatore attraverso la storia dell'avventura amorosa. Il video di Benning va oltre la fantasia romantica, descrivendo altre sfaccettature dell'attrazione fisica tra cui paura, violenza, desiderio, colpa ed eccitazione totale. Come dice Benning, "Non era amore, ma era qualcosa..." Era una possibilità di sentirsi glamour, sexy e famosi, tutto nello stesso momento.
Girl Power (1992)
Con la musica dei Bikini Kill (una band tutta femminile di Washington), Girl Power di Sadie Benning è una visione chiassosa di cosa significhi essere una ragazza radicale negli anni '90. Benning racconta la propria ribellione personale contro la scuola, la famiglia e gli stereotipi femminili come una storia di libertà personale, raccontando allo spettatore come si inspirassero a Matt Dillon e saltassero la scuola per avventurarsi da sole. Ispirata dal movimento underground "riot grrrl", questa registrazione trasforma la politica dell'immagine della gioventù femminile, rifiutando la passività tradizionale e il rispetto educato a favore di un'indipendenza radicale e un'identità sessuale autodeterminata.